L'attuale gestione delle banche dati veterinarie, contrariamente a quanto avviene per la salute umana tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico , è attualmente frammentaria, disomogenea e delegata alla gestione dei singoli enti territoriali competenti.
Attualmente non esistono possibilità di controllo attraverso una banca dati nazionale, dello stato sanitario degli animali microchippati per tale motivo il potenziale della microchippatura viene, a livello digitale, scarsamente sfruttato e limitatamente valorizzato rispetto alla tracciabilità non solo fisica, ma bensì sanitaria del singolo PET.
L'attuale gestione sanitaria/veterinaria degli animali da compagnia evidenzia le seguenti criticità:
Ogni animale da compagnia in Italia ha obbligo di microchippatura, ovvero dell'inserimento sottocutaneo di chip da parte di personale veterinario a cui corrisponde un codice ID UNIVOCO che, tramite la registrazione nel portale dell'anagrafe regionale, riconduce al proprietario dell'animale.
ln medicina veterinaria non esiste un fascicolo sanitario nazionale, perciò tutta la storia clinica del PET è in possesso solamente dei singoli medici curanti e salvata sui singoli applicativi gestionali degli stessi. Ne deriva quindi l'impossibilità di interscambio informativo tra i singoli medici curanti di informazioni importanti riguardanti la salute del PET. La conseguente mancanza di una storia clinica completa da parte del medico curante costituisce un pesante handicap che impatta inevitabilmente sulla salute dell'animale da compagnia.
Gap gestionale nella tutela della salute pubblica, sia per quanto riguarda la registrazione di profilassi per malattie zoonotiche sui pet (leishmania, rabbia etc) sia per il segnalamento di animali con infezioni zoonotiche (leptospirosi, echinococcosi etc). Un migliore monitoraggio e una maggiore comunicazione con il sistema sanitario nazionale permetterebbe l'efficientamento del sistema One Health
Non esiste una procedura standardizzata che permetta ai proprietari di prenotare in autonomia le prestazioni medico veterinarie (visita, vaccino, controlli periodici,ecografia, visite specialistiche, ecc) come avviene invece in ambito di salute umana.
Le strutture veterinarie devono farsi carico della gestione telefonica delle richieste che pervengono quotidianamente dai clienti/proprietari dei pazienti creando situazioni di rischio rispetto al corretto svolgimento della attività professionale dei medici veterinari curanti.
Data la mobilità che caratterizza la vita odierna e la considerazione del PET come componente famigliare, l'impossibilità ad accedere alle informazioni sanitarie del PET in modo rapido, omogeneo e standardizzato, costituisce un handicap per la salute dell'animale stesso a causa della mancanza di una storia clinica completa da parte dei singoli professionisti.
La gestione da parte del proprietario (trasferimento animale, vacanza) è ad oggi delegata alla sola gestione del proprietario del PET ed al rapporto dello stesso con il medico curante. La scarsa disponibilità nelle strutture veterinarie di figure professionali a supporto dell'attività del medico veterinario comporta spesso un sovraccarico di gestione da parte del medico curante. Si pensi, a titolo di esempio a tutte le attività relative alla presa in carico del paziente ed alla gestione di tutti gli aspetti burocratici/sanitari derivanti dalle prestazioni sanitarie comporta spesso un sovraccarico di gestione da parte del medico curante.
L'assenza di una cartella clinica condivisa contenente tutta la storia clinica del paziente porta i medici veterinari a dover spesso ricostruire la storia clinica del PET tramite intervista con i clienti/proprietari.
Non avendo spesso il proprietario competenze specifiche in medicina veterinaria, tale intervista comporta spesso il recupero di informazioni imprecise, incomplete e frammentarie che possono rappresentare una importante fattore di criticità per la formulazione di una anamnesi completa e corretta da parte del medico curante.
Il proprietario, spesso spinto dalla volontà di informarsi in autonomia sulle possibilità di cura/gestione del PET, spesso trae informazioni da fonti non autorevoli ed attendibili che possono portarlo in errore a discapito della salute e dell'equilibrato rapporto con l'animale.
Ad oggi le informazioni riguardo alla salute dei PET sono frammentate nelle seguenti banche dati:
• Banca dati Ministero della Salute (ONE HEALTH): Banca dati per la segnalazione/gestione delle malattie infettive sviluppate dagli animali che possono avere potenziali impatti sulla salute umana e per le quali è presente un obbligo di notifica di legge da parte del personale veterinario.
• Anagrafe Animali di Affezione: Registro nazionale dei cani, gatti e furetti identificati con Microchip in Italia.L'Anagrafe degli Animali d'Affezione è realizzata dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con le amministrazioni regionali che inviano, oltre al codice dell'identificativo (microchip o tatuaggio), informazioni relative alla specie animale (cane, gatto, furetto), alla razza e al sesso degli animali.
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